Il Serpentario nel Serengeti National Park
Nel 2024 la S.O.A. ha contribuito alla ricerca in corso nell’ecosistema Serengeti (Tanzania) donando una trasmittente GPS al Northern Tanzania Secretarybird Project (NTSP), sostenuto da enti e associazioni italiane e tanzaniane, tra cui Eurafrica Conservation Projects, Università di Pavia e Tanzania Wildlife Research Institute. Il NTSP mira a ottenere informazioni sulla biologia riproduttiva, sulla consistenza e sull’ecologia del Serpentario (Sagittarius serpentarius) per attivare strategie di conservazione efficaci per la tutela di questo rapace molto singolare, che si nutre di invertebrati e piccoli vertebrati e nidifica sulla sommità di alberi spinosi del genere Balanites e Vachellia. Il Serpentario, che vive nelle savane del continente Africano a sud del deserto del Sahara, è considerato a rischio di estinzione (Endangered, EN) dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Le informazioni utili per la sua tutela sono poche, frammentarie e disponibili per ora quasi solo per il Sud-Africa. Per aggiornamenti e approfondimenti sul progetto:
COLLABORAZIONI CON ENTI
- ISPRA (IWC e ricerche varie)
- Ciso (Censimenti e CIO)
- Carabinieri Forestali (ricerche passeriformi di prateria, inanellamento, catture grifoni, monitoraggio rapaci e acquatici, piani gestione SIC)
- Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (piano gestione SIC/ZPS)
- Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga (ricerche passeriformi di coltivi e praterie, monitoraggio rapaci e rupicoli)
- Parco naturale regionale Sirente Velino (ricerche passeriformi di coltivi e praterie, monitoraggio rapaci e rupicoli, Piano di gestione SIC/ZPS)
- Riserve regionali e oasi WWF Gole del Sagittario, Lago di Penne, Calanchi di Atri, Lago di Serranella (ricerche passeriformi di coltivi e praterie, inanellamento, coturnice, monitoraggio rapaci e rupicoli, Piano di gestione SIC)
- Comuni di Pennadomo e Casoli (Piano di gestione SIC)
LA RETE S.O.A., S.R.O.P.U. E A.R.D.E.A.
A dicembre 2019 la SOA ha siglato un accordo di rete per la collaborazione culturale e scientifica con la Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli (S.R.O.P.U.) e con l’Associazione per la Ricerca, la Divulgazione e l’Educazione Ambientale (A.R.D.E.A.). Si è scelto di creare una rete in modo da permettere in futuro di agevolare una sempre più stretta osmosi tra istituzioni ornitologiche. Lo spirito di questo accordo è infatti quello di buttare il seme per una federazione delle associazioni ornitologiche dell’Italia centro-meridionale, non da contrapporre, ma da affiancare alle forti e organizzate realtà del nord Italia. La collaborazione mira ad azioni comuni di ricerca sul campo, per coinvolgere i soci delle tre associazioni.
LA FALCONERIA NEL TERZO MILLENNIO
La Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA), ARDEA (Associazione per la ricerca,la divulgazione e l’educazione ambientale) e la Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli (SROPU) hanno congiuntamente realizzato il documento tecnico “La Falconeria nel terzo millennio. Analisi dei problemi connessi all’allevamento ed utilizzo degli uccelli rapaci” con lo scopo di spiegare meglio questo fenomeno, analizzandolo dal punto di vista scientifico e conservazionistico, inquadrandolo anche a livello storico. Testi Pellegrini Mss., Fraticelli F., Napoleoni M.E. & Balestrieri.
La Stazione Ornitologica Abruzzese è un’organizzazione impegnata nello studio, tutela e valorizzazione dell’avifauna e degli habitat naturali. Promuoviamo la conservazione della biodiversità attraverso ricerche scientifiche, educazione ambientale e interventi per la salvaguardia del territorio.
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