di Marco Pantalone
Tutto è iniziato con Carl Linnaeus, che a metà del XVIII secolo divenne il padre della moderna classificazione scientifica grazie all’invenzione della nomenclatura binomiale. Dal suo lavoro nacque la scienza della classificazione, la tassonomia, che ancora oggi ordina gli esseri viventi secondo un sistema gerarchico.
La tassonomia, però, è spesso un campo di battaglia in cui è difficile orientarsi.
In ambito ornitologico, negli ultimi decenni si sono affermate varie linee di pensiero (spesso dovute anche ad aree e gruppi di influenza) che hanno portato a diverse classificazioni.
Vi è la lista del Comitato Ornitologico Internazionale – International Ornithological Union (l’IOC, oggi IOU), di ispirazione inglese, adottata da diversi paesi e più tradizionale. A essa si contrappone la Handbook of the Birds of the World/BirdLife International (HBW/BLI), di ispirazione iberica, appoggiata dalle maggiori associazioni nazionali e più dinamica, con frequenti cambiamenti e aggiornamenti, che cerca di restare al passo con le nuove scoperte della genetica (a volte però anche troppo velocemente). A questo si aggiunge la lista Clements/eBird, di ispirazione statunitense, che si rivolge più ai birdwatchers e mira a seguire le prime due.
Tutto questo ha sempre creato molta confusione negli ornitologi e nei ricercatori, che devono confrontarsi con specie diverse, riconosciute e denominate diversamente, dichiarando sempre quale lista utilizzano nei loro studi.
Pochi mesi fa un accordo storico ha posto una pietra miliare per risolvere questo inconveniente. Le tre liste hanno deciso di collaborare per creare un’unica autorevole checklist, chiamata AviList. Le liste precedenti non verranno più aggiornate.
Le diverse prospettive sono state armonizzate e si sono raggiunte decisioni tassonomiche condivise. AviList cerca, inoltre, di conservare i pregi dei suoi predecessori: ad esempio, la checklist è disponibile in un foglio di calcolo online e verrà aggiornata ogni anno sul sito https://www.avilist.org/checklist/v2025.
Il Comitato Ornitologico Italiano (COI) ha comunicato la scelta di adottare AviList per l’Italia.







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