Alla fine degli anni ’70 in tutta la nostra regione Fernando Di Fabrizio, Fernando Spina, Aurelio Manzi, il sottoscritto e il più anziano Pasquale Santone eravamo gli unici birdwatchers abruzzesi. Mancavano il web e i telefoni cellulari; le guide sonore ai canti degli uccelli erano su delle scomode cassette audio; invece del GPS si usavano cartine topografiche dell’ I.G.M. e i contatti tra noi e con altri ornitologi erano rari e spesso solo epistolari.

Quando iniziammo a girare per l’ Abruzzo in cerca di uccelli potevamo usufruire di una scarsissima bibliografia di riferimento, che riguardava quasi esclusivamente il Parco Nazionale d’ Abruzzo. I soli lavori scientifici relativamente recenti riguardanti l’ avifauna abruzzese erano quelli di Nicola De Leone, un vero naturalista non solo per gli studi frequentati, ma soprattutto per la metodicità e l’approccio culturale che ancora oggi si notano leggendo i suoi testi.

A distanza di una ventina di anni, nel 1996, il numero degli appassionati di ornitologia in Abruzzo era aumentato gradualmente e insieme ad Augusto De Sanctis e Marco Liberatore pensammo fosse arrivato il momento di fondare la Stazione Ornitologica Abruzzese, seguendo l’esempio di quanto accadeva in altre realtà ornitologiche regionali.

Dal 1996 le attività della SOA, unica Associazione Ornitologica ONLUS attiva su tutto il territorio regionale, sono state molteplici: da quelle più semplici e più “di massa”, come i censimenti annuali degli uccelli acquatici svernanti, il monitoraggio dei fratini lungo la costa, le gare fotografiche per il riconoscimento degli anelli dei gabbiani svernanti, i corsi di birdwatching; a quelle più complesse e scientificamente di elevatissimo valore, come i censimenti della popolazione di Aquila reale e Nibbio reale, le analisi di contaminanti nelle uova di passeriformi, le indagini genetiche sulla Coturnice e sul Gracchio corallino, lo studio delle comunità di passeriformi delle praterie e delle valli interne aquilane, la numerose attività di inanellamento.

Di particolare importanza sono stati le ricerche e i monitoraggi delle specie più importanti nei SIC e ZPS e i lavori condotti nel 2012-2014 per la redazione dei Piani di Gestione di tali aree, tutelate ai sensi delle Direttive comunitarie.

Dal 1996 a oggi anche le metodologie e gli strumenti utilizzati sono cambiati molto. I dati vengono raccolti non solo con le semplici osservazioni di campo, che pur rimangono la base per molte indagini, ma anche attraverso l’uso di rilevatori di posizione (GPS o geolocalizzatori) su specie come il Grifone, per il quale il Corpo Forestale dello Stato conduce da anni importanti e interessanti ricerche, il Calandro o il Fratino.

Il livello delle ricerche realizzate dalla SOA è riconosciuto a livello nazionale e internazionale e dimostrato sia dai numerosi interventi a Convegni ornitologici nazionali ed esteri sia dalle decine di pubblicazioni su atti e riviste scientifiche, alcune delle quali con significativo Impact Factor e rilevanti a scala mondiale. Non a caso dal 17 al 20 Settembre 2015 la SOA ha organizzato in Abruzzo per conto del CISO il XVIII Convegno Italiano di Ornitologia. La Stazione è attualmente il principale referente regionale per istituzioni come l’ISPRA, il CISO, Ornitho e numerosi altri Enti.

La caratteristica fondamentale della SOA non è però da ricercare esclusivamente nella qualità e quantità delle ricerche condotte, ma nella finalità delle stesse. Tutti i censimenti, i monitoraggi e le indagini anche più complesse e raffinate sono, come previsto dallo stesso Atto costitutivo dell’Associazione, finalizzati alla conservazione del nostro patrimonio ornitologico. L’obiettivo principale, quindi, non è mai stato la “pubblicazione” fine a se stessa ma la raccolta di dati e informazioni oggettivi e scientificamente validi, per contribuire alla tutela degli uccelli. Grazie a questo, la SOA in molte occasioni ha provveduto a segnalare e denunciare agli enti competenti i casi di pericolo o danno all’ambiente naturale o è intervenuta con dettagliate osservazioni e documenti nel corso delle istruttorie per le autorizzazioni di progetti e piani potenzialmente dannosi per la sopravvivenza dell’avifauna.

[Massimo Pellegrini]